Le nostre proposte

di
Guillaume Musso; traduzione di Sergio Arecco

New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro esistenze.

di
Simone Tempia; illustrazioni di Roberto La Forgia

Le fiabe non sono fatte per addormentarsi, ma per svegliarsi in un mondo nuovo. «La cosa davvero bella è che questo è un libro. Non un manuale, o un blog, cioè le forme che oggi in genere sceglie chi vuole condividere esperienze e/o saperi. No no, è un libro: con i suoi paragrafi e capitoli, l'io narrante e le terze persone, la sua dose di realtà e quella di fantasia, i linguaggi che cambiano tono e ritmo, e anche la sua utilità, o necessità, come preferite chiamarla. E una caratteristica di chi scrive libri è quella di avere, a un certo punto, il coraggio, e la generosità, di fidarsi di loro e lasciarli andare. Esattamente come si dovrebbe imparare a fare anche con i figli.» (Lella Costa)

di
Michela Murgia

Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente,quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.

di
Teresa Ciabatti

Ad accoglierci tra le pagine di questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po' di più. Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è trasferita lontano. Combattuta tra risentimento e sgomento per il tempo che si consuma la coglie Federica, la più cara amica del liceo, quando dopo trent'anni torna a cercarla. E riporta nel suo presente anche la sorella maggiore Livia - dea di bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi di sedicenni sgraziate -, che in seguito a un incidente è rimasta prigioniera nella mente di un'eterna ragazza. Come accadeva da adolescenti, i pensieri tornano a specchiarsi, a respingersi e mescolarsi. La protagonista perlustra il passato alla ricerca di una verità, su se stessa e su Livia, e intanto cerca di riafferrare il bandolo della propria esistenza ammaccata: il lavoro, gli amori. Livia era e resta un mistero insondabile: miracolo di bellezza preservata nell'inconsapevolezza? O fenomeno da baraccone? Avvolti nelle spire di un'affabulazione ammaliante, seguiamo la protagonista in un viaggio che è insieme privato e generazionale, interiore e concreto. E mentre lei aspira a fermare l'attimo per non perdere la gloria, la sorte di Livia è lì a ricordare cosa può succedere se la giovinezza si cristallizza in un presente immobile: una diciottenne nel corpo di una cinquantenne, una farfalla incastrata nell'ambra. "Sembrava bellezza" è un romanzo sull'impietoso trascorrere del tempo, e su come nel ripercorrerlo si possano incontrare il perdono e la tenerezza, prima di tutto verso se stessi. Un romanzo di madri e di figlie, di amiche, in cui l'autrice mette in scena le relazioni, tra donne e non solo. Un romanzo animato da uno sguardo che innesca la miccia del reale e, senza risparmiare nessun veleno, comprende ogni umana debolezza.

di
Walter Tevis; traduzione di Angelica Cecchi

Finita in orfanotrofio all'età di otto anni, Beth Harmon sembra destinata a una vita grigia come le sottane che è costretta a indossare. Ma scopre presto due vie di fuga: le pillole verdi, distribuite a lei e alle altre ragazzine dell'orfanotrofio, e gli scacchi. Il suo talento prodigioso è subito lampante; una nuova famiglia e tornei sempre più glamour e avvincenti le permettono di intravedere una nuova vita. Se solo riuscisse a resistere alla tentazione di autodistruggersi... Perdere, vincere, cedere, resistere: imparare, grazie al gioco più solitario che ci sia, a chiedere aiuto, e a lasciarselo dare.

di
Nadia Terranova; illustrazioni di Pia Valentinis

Una filosofa del Novecento raccontata da Nadia Terranova. Un pensiero vibrante quello della grande filosofa andalusa, divenuta nel tempo oggetto di culto, che riesce a realizzare una sintesi perfetta tra ragione e cuore, tra poesia e filosofia. Nadia Terranova in questo libro restituisce magistralmente l’emozione e la grandezza della vita e del pensiero della grande donna e filosofa spagnola. Età di lettura: da 9 anni.

di
Jakob Wegelius; traduzione di Laura Cangemi

Tuta da lavoro addosso e chiave inglese in mano, non c'è al mondo migliore macchinista di Sally Jones, una gorilla molto speciale che non parla ma legge, scrive e capisce sempre quel che accade intorno a lei. È proprio Sally Jones a raccontare le peripezie che le toccano in sorte dopo che la Hudson Queen, la barca del marinaio finlandese Henry Koskela, che per lei è solo «il Capo» nonché migliore amico, viene assaltata dai banditi lungo il Tago e affondata. E le disgrazie sono appena cominciate: a Lisbona, Koskela è arrestato per l'omicidio del losco Alphonse Morro. Costretta alla fuga, la «scimmia dell'assassino», come la chiamano ormai giù al porto, scopre che il Capo è stato incastrato e senza esitazioni decide di scagionarlo a tutti i costi, indagando in un mondo attraversato da complotti monarchici internazionali e dai primi voli aerei, popolato di artisti della fisarmonica e poliziotti corrotti, tra bettole malfamate e serate di gala a teatro, attraverso gli oceani fino alla corte di un maharajah indiano. Per fortuna ad aiutarla ci saranno Ana Molina, operaia dalla voce sublime, e il signor Fidardo, burbero liutaio dal cuore d'oro. "La scimmia dell'assassino" è un'avventura da leggere tutta d'un fiato e un romanzo sull'amicizia, sulla lealtà, sull'amore e sul potere della musica di aprire anche i cuori più induriti.

Età di lettura: da 8 anni.

di
Guillermo Del Toro, Chuck Hogan; traduzione di Flavio Iannelli

New Jersey, 2020. La vita dell'agente dell'FBI Odessa Hardwicke subisce una svolta inaspettata quando si trova costretta a puntare la pistola contro il suo collega, Walt Leppo, diventato inspiegabilmente violento durante l'arresto di un killer spietato. A subire la sua aggressione è una bambina di nove anni, unica sopravvissuta sulla scena del crimine. Odessa agisce d'impulso per salvarla ma la sparatoria, motivata come legittima difesa, la scuote nel profondo. Ciò che più la preoccupa, tuttavia, è la presenza oscura che è certa di aver visto sollevarsi come una nebbiolina dal corpo del collega in fin di vita... Seguendo le piste di un nuovo caso apparentemente irrisolvibile, Odessa si mette sulle tracce di John Blackwood, un individuo misterioso che sostiene di essere vivo da secoli. Potrebbe essere un mitomane o un pazzo sfrenato. Ma forse questo caso non si può risolvere con una normale indagine. Forse Blackwood è l'unica difesa contro un male indicibile.

di
Raffaele Lamacchia ; prefazione di Giovanni Caserta

La designazione di Matera a “capitale europea della cultura per il 2019”, ha stimolato, nei materani e nei turisti che arrivano nella città, il desiderio di conoscere, almeno a grandi linee, la storia della città, tanto più che non c’è momento che di essa, ormai, non si senta ricordare che è “patrimonio dell’Unesco”, “città più antica del mondo” e simili. Su insistenza degli amici, Raffaele Lamacchia, già direttore della Biblioteca Provinciale di Matera, si è dato a scrivere, con puntualità e certosina precisione, “poche e piccole cose” – dice lui – riservate alle persone prossime. Raffaele avrebbe voluto mantenere il suo scritto, come ha fatto finora, in un circuito tutto privato e, per dir così, familiare. Ma si faceva un torto a tanti che vogliono sapere e capire almeno l’essenziale della propria città.

di
Rae Crook

Siamo stanchi la sera, dopo una giornata di lavoro. E spesso non ci accorgiamo che anche i nostri bambini sono stanchi, e magari tesi, preoccupati come mai vorremmo che fossero. Non è facile trovare un momento per rilassarsi insieme. Ma può essere determinante per la vita della famiglia. Anche a scuola, o all'asilo, se usata bene, una pausa può rendere tutto più facile, per i bambini e per gli educatori. Questo libro propone semplici esercizi antistress che aiutano i bambini (e i grandi) a essere più sani, più felici e più creativi.