Corriere della sera: storico quotidiano italiano, primo per diffusione, con 445.000 copie di media giornaliera nel luglio 2012. Ha sede a Milano ed è pubblicato da RCS MediaGroup. Il Corriere della Sera nacque nel febbraio del 1876 quando Eugenio Torelli Viollier, direttore de La Lombardia, e Riccardo Pavesi, editore della medesima, decisero di fondare un nuovo giornale. Il primo numero venne annunciato dagli strilloni in piazza della Scala domenica 5 marzo 1876, con la data del 5-6 marzo. Per il lancio venne scelta la prima domenica di Quaresima (tradizionalmente quel giorno i giornali milanesi non uscivano). Il Corriere sfruttò quindi l'assenza di concorrenza; però per non farsi inimicare l'ambiente, devolvette in beneficenza il ricavato del primo numero. La foliazione era di quattro pagine, stampate in 15 000 copie. Come sede del nuovo giornale fu scelto un luogo di prestigio, la centralissima Galleria Vittorio Emanuele. Tutto il giornale era raccolto in due stanze ed era fatto da tre redattori (oltre al direttore) e da quattro operai. I tre collaboratori di Torelli Viollier erano suoi amici: - Raffaello Barbiera, veneto, che aveva rinunciato al suo impiego al Comune di Venezia per inseguire le sue velleità letterarie. Aveva conosciuto Torelli casualmente ad un pranzo pochi mesi prima della fondazione del giornale. - Ettore Teodori Buini originario di Livorno, colto, amico personale di Eugenio da dieci anni, poliglotta, definito "personaggio salgariano", era il caporedattore. - Giacomo Raimondi, l'unico nato nella città dove si pubblicava il giornale, dal passato tumultuoso di volontario nel corso delle guerre risorgimentali. Di idee vagamente socialiste, già collaboratore del Sole, fondatore de l'Economista, collaboratore del Gazzettino Rosa, l'aveva lasciato quando il periodico aveva deciso di aderire all'Internazionale marxista. I quattro anni precedenti il suo approdo al Corriere erano stati di vera e propria indigenza. Collaboravano al giornale anche la moglie del Buini, Vittoria Bonacina, che traduceva alcuni dei romanzi pubblicati sulle pagine del Corriere, e la stessa moglie di Torelli, Maria Antonietta Torriani, scrittrice di romanzi d'appendice con lo pseudonimo "marchesa Colombi". Per le indispensabili corrispondenze da Roma si era offerto di collaborare gratuitamente Vincenzo Labanca, vecchio amico di Torelli Viollier. Per l'estero c'erano accordi con l'Agenzia Stefani e l'Havas. L'amministratore del giornale era il fratello di Eugenio, Titta Torelli. Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna, che possedeva uno stanzone nei sotterranei della Galleria Vittorio Emanuele.
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Periodicità: quotidiano