Patrimonio bibliografico

La biblioteca conserva attualmente circa 110.000 volumi, fruibili tramite catalogo on line e schedario cartaceo per titoli e autori e per soggetti.

immagine delle sale

Nel dettaglio le sezioni sono le seguenti:

  • Fondo Manoscritti
  • Testi antichi
  • Fondo tesi
  • 3 donazioni illustri conservate al primo piano della biblioteca e ad ognuna delle quali è riservata un'apposita sala:
    1. Beltrani
    2. Trombetta
    3. Maffuccini
  • Fondo Cautela - Quercia
  • Fondo locale
  • Sala adulti
  • Sezione Ragazzi: Birba (Biblioteca ragazzi e bambini)
  • Depositi

FONDO MANOSCRITTI (MSS)

Il fondo manoscritti di alto interesse storico e culturale, costituisce un ricco patrimonio di memorie, di documenti inediti e di cimeli del quale l'Istituto è orgoglioso e geloso custode. Il fondo è stato censito per la prima volta da Benedetto Ronchi, direttore della biblioteca dal 1954 al 1978 e successivamene inventariato dalla Soprintendenza per i beni archivistico librari della Puglia nel 2002 che ha provveduto ad integrare nell'inventario i pezzi che sisono aggiunti nel corso degli anni, con particolare riferimento alle deliberazioni podestarili, giuntarili e consiliari della città di Trani. Esso comprende 48 complessi archivistici per un totale di 386 unità archivistiche. Il Fondo è fruibile attraverso il catalogo dei Manoscritti di Ronchi del 1978, l'inventario della Soprintendenza del 2002 a cui bisogna aggiungere un database excel realizzato nel 2010.

Sono degni di menzione: il "Libro Rosso di Trani" del sec. XVI, nel quale sono trascritti i privilegi e le concessioni ottenute dalla città nei secoli XII-XV; gli "Zibaldoni" di Filippo Festa e Vincenzo Manfredi del sec. XVIII; l'album della contessa Ida Greca del Carretto, vedova Fusco, contenenti preziosi autografi di scrittori, letterati ed uomini politici italiani e stranieri del sec. XIX (vi figurano tra l'altro quelli di V. Hugo, di A. Panizzi, di E. De Amicis, di G. Mazzini, di L. Settembrini, di M. d'Azeglio, di E. Zola, di F. De Sanctis, ecc); i protocolli dei notai traesi Pellegrino Braico del 1561 e Gerolamo de Donato per gli anni 1563-1603; gli atti del consiglio dell'Università di Barletta degli anni 1512-13, 1533-37, 1539-40 e 1569; le centotrentasette lettere inedite di Raffaele De Cesare dirette al Beltrani che meriterebbero di essere pubblicate per una più compiuta conoscenza della figura e dell'opera dello scrittore e parlamentare pugliese; le trecentosettantacinque lettere dirette al Beltrani da eminenti personalità del mondo culturale e politico nazionale del secolo scorso e dell'inizio del presente (tra le quali quelle di M. Amari, G. Bovio, M. D'Ayala, G. Fortunato, N.F. Faraglia, F. Gregorovius, A. Calandra, F. Scopis e S. Spaventa); la corrispondenza tra Bertrando e Silvio Spaventa e Angelo Camillo De Meis.

Alcune sezioni del fondo sono fruibili attraverso il catalogo "manus on line" e le stesse sono consultabili, in quanto interamente digitalizzate, accedendo alle collezioni digitali del sito www.internetculturale.it

LIBRI ANTICHI (Cinq.; E.P.)

Conservato al primo piano della Biblioteca, all'interno della Sala Maffuccini e in parte all'interno dell'Ufficio del dirigente, il fondo antico consta di:

2 INCUNABOLI

  • Goffredo da Trani, "Summa per titulos decretalium", senza data e senza nota tipografica. La "Summa per titulos decretalium" fu scritta da Goffredo da Trani, insigne giureconsulto, nella prima metà del secolo XIII su incarico di Gregorio IX che lo aveva nominato subdiacono e cappellano. L'opera fu ritenuta per cinque secoli basilare per lo studio del diritto civile e canonico e fu ristampata più volte: a Venezia nel 1491, nel 1502, nel 1564, nel 1570 e nel 1584; a Basilea nel 1487; a Lione nel 1519 e a Padova nel 1667. Si tratta di un'opera che poi doveva diventare, nelle mani degli Inquisitori, un importante strumento per combattere infedeli, eretici, maghi e streghe, ovvero tutti i nemici dello Stato, della Chiesa e del pontefice. La "Summa Ganfredi" fa parte di quella preziosissima raccolta Beltrani che, fu ceduta dagli eredi dell'illustre storico tranese in parte alla Biblioteca "G. Bovio" di Trani. Non sappiamo come l'incunabolo fosse pervenuto nelle mani di Giovanni Beltrani: possiamo ipotizzare che lo storico possa aver acquistato il volume da qualche librario o antiquario napoletano, oppure che l'incunabolo provenga dalla Biblioteca dell'avvocato Filippo Festa, uomo coltissimo vissuto nel XVIII secolo, acquistata dallo stesso Beltrani.
    L'opera è scritta in latino ed è in cinque libri; i caratteri sono gotici e ogni pagina à stampata su due colonne di quarantaquattro linee ciascuna. Di questo incunabolo non si conosce nè il tipografo nè l'anno di stampa.
  • Tito Livio, "La prima decade delle Storie", Roma 30 maggio - 20 luglio 1476. L'incunabolo, "La prima decade delle Storie di Tito Livio", fino al 1954 era di proprietà dell'avvocato Emilio Gargano di Trani. Quando l'avvocato morì la sua famiglia donò alla Biblioteca circa 100 volumi tra i quali questo libro raro che fu restaurato grazie all'interessamento della Soprintendenza Bibliografica di Bari. L'opera è scritta in volgare ed ha molte caratteristiche particolari.
    L'incunabolo, che avrebbe dovuto comprendere 174 carte, ne conserva in realtà solo 162.
    A differenza della Summa Ganfredi, è povero di ornamentazioni. Per ciascun capoverso è stato lasciato dal tipografo, come si era soliti fare, un rettangolo per la decorazione della prima lettera di ciascun capitolo.

218 CINQUECENTINE
Molte cinquecentine in volgare risultano stampate a Venezia; le altre sono distribuite tra i seguenti centri editoriali: Bergamo, Bologna, Firenze, Lucca, Mantova, Napoli,Roma e Vico Equense. Esse provengono per lo più dalla biblioteca dello storico tranese Beltrani. Tra le cinquecentine di Trani ci sono frontespizi silografati degni di nota: la maggior parte ha solo la marca tipografica, altri sono interamente silografati. La illustrazione oltre che nel frontespizio, trova spazio all'interno del volume con la riproduzione di pitture e monumenti in conseguenza della maggiore varietà del contenuto dei libri.

40 EDIZIONI PUGLIESI
Libri stampati nel intorno al 1660 a Trani dove era sita la tipografia di Lorenzo Valeri, prima tipografia stabile della Puglia.

Il fondo antico è interamente catalogato on line e consultabile sull'opac nazionale e di polo.

FONDO TESI

La biblioteca conserva le tesi di argomento locale che sono state donate nel corso degli anni dagli studenti di diverse università, per lo più Bari e Lecce. Le tesi inventariate, catalogate ed etichettate sono 141 e sono conservate al primo piano della biblioteca, all'interno dell'ufficio bibliotecari.

FONDO BELTRANI

Questa preziosa raccolta che consta di circa 10.000 volumi e di oltre 1.500 opuscoli, à riunita in un'apposita sala, contenuta in una artistica scaffalatura ottocentesca ceduta dagli eredi Beltrani con la stessa raccolta. Contiene 104 cinquecentine, 58 rare edizioni pugliesi dei secoli XVII e XVIII e vi abbondano gli autori più illustri dal Muratori al Baronio, dal Winkelmann al Capasso dall'Ughelli al Camera. Inoltre vanno segnalati una raccolta di giornali dal 1848 al 1860; numerose opere di bibliografia, il CORPUS ISCRIPTIONUM LATINARUM, gli "Annali dell'Istituto archeologico", la HISTORIA DIPLOMATICA FEDERICI SECONDI, numerosi codici diplomatici, un'ottima BIBLIOTECA SCRIPTORUM LATINORUM, numerose opere a carattere enciclopedico e molti scritti di Benedetto Croce.
Il fondo è fruibile attraverso il vecchio schedario cartaceo ed un database excel, interamente catalogato on line e consultabile sull'opac nazionale e di polo.

FONDO MAFFUCCINI

Il fondo consta di 3000 volumi appartenuti all'avv. Guido Maffuccini, collocati su una scaffalatura lignea di proprietà dello stesso avvocato, all'interno di un'apposita sala al primo piano della biblioteca.

FONDO TROMBETTA

Il fondo consta di 5000 volumi appartenuti all'avv. Cataldo Trombetta, collocati all'interno di 5 armadi lignei di proprietà dello stesso avvocato collocati in un'apposita sala al primo piano della biblioteca.
Il fondo è interamente catalogato on line e consultabile sull'opac nazionale e di polo.

FONDO CAUTELA - QUERCIA

La donazione Cautela - Quercia, collocata all'interno degli armadi lignei donati dalla famiglia si trova all'interno della sala lettura al primo piano della biblioteca. Il patrimonio librario consta di circa 3000 volumi di carattere giuridico ed umanistico di notevole importanza. Il fondo è interamente catalogato on line e consultabile sull'opac nazionale e di polo.

FONDO LOCALE

Questo fondo conserva tutto il materiale di argomento locale suddiviso in due sezione: Trani e Puglia. All'interno di ogni sezione il materiale bibliografico è suddiviso per classi.

SALA ADULTI

Sezione in cui si trovano, disposte a scaffale aperto, tutte le opere di narrativa (soprattutto ultimi acquisti), suddivise per generi, e saggistica aggiornata suddivisa per classi, destinate ad un pubblico più adulto.

BI.R.BA (Biblioteca ragazzi e bambini)

Sezione dedicata interamente ai più giovani dove si trovano libri per i pù piccoli, opere di narrativa per ragazzi, ultime novità della biblioteca per tutte le età, etc…, in cui i ragazzi possono seguire attività laboratoriali, scegliere in totale autonomia un libro a proprio piacimento grazie alla disposizione dei volumi a scaffale aperto, fare ricerche e tanto altro ancora.

DEPOSITI

Tutto il patrimonio della Biblioteca, non facente parte di donazioni è collocato all'interno di scaffali mobili su binari ovvero Compactus. Il patrimonio è suddiviso in 9 classi che classificano lo scibile umano in argomenti sulla falsa riga della Classificazione Decimale Dewey. Tale materiale bibliografico, rappresenta la parte più cospicua del patrimonio della biblioteca, circa 70.000 volumi fruibili attraverso il vecchio schedario cartaceo.